Frattaguida

Frattaguida è una borgata formata da una ventina di case sparse poste su un altipiano a 493 m. s.l.m. alle pendici del monte Peglia, a circa quindici chilometri da Parrano.
Della villa di Fractarum Guidi, compresa nel piviere di Montelungo, si hanno notizie sin dal XII secolo, mentre nel 1300 é accertata l’esistenza di un castello di cui oggi non resta alcuna testimonianza.

Un tempo la campagna di Frattaguida era ricca e popolata, tanto che nel Seicento ben tre mulini erano attivi sul suo territorio .
Fino al 1870, Frattaguida era parte del Comune di Montegiove. Quando questi fu soppresso (1 gennaio 1870) Frattaguida venne aggregata a Montegabbione. Con Regio Decreto legge 11 dicembre 1928, n.2570, Frattaguida dal comune di Montegabbione passò a quello di Parrano.

L’antichissima chiesa parrocchiale di San Cristoforo è segnalata nelle Rationes Decimarum del 1275. Edificata intorno al 1200 circa, crollò nel 1919 ed è tuttora visibile l’ammasso di rovine sotto un folto groviglio di rovi nei pressi dell’ ex casa parrocchiale, ora casa colonica chiamata vocabolo Frattaguida. Nell’elenco delle località citate nel Sinodo del 1649 é nominata come pertinenza della Vicaria di Palazzo Bovarino.

La chiesina rurale della Madonna del Morrocolo (deformazione fonetica di “Madonna del Miracolo”) “dove vi sono alcuni affreschi del Cinquecento fatti forse da buona mano”, come attesta il vescovo di Orvieto Monsignor Giuseppe Ingami verso la fine dell’Ottocento, attualmente funge da parrocchiale ed è dedicata alla Madonna della Neve.